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Pensieri improvvisi ed
emozioni... leggendo...il principe dei cuochi...
Maria Cristiana Ketty
Magni - con la sua penna ha realizzato un'affresco, attingendo nei
colori della storia, della cucina e dei sentimenti.Sono entrato in
questo teatro goloso ho assaporato; voci e profumi della vita di
questo vero figlio del Rinascimento, Martino da Como, un uomo dai
tanti talenti e dalla profonda erudizione - sovrano incontrastato
delle cucine delle corti.
Nelle meraviglie della
tavola dei signori di Milano, il cuoco ha realizzando capolavori di
gusto e di colore, i cui tempi di cottura hanno per unità di misura
la durata di un Pater Noster o di un Miserere.
Maestro Martino si
conquista così il favore dei duchi, la cui benevolenza si esprime
con una confidenza sempre maggiore che lo porta a conoscere i crucci
e le gioie dei signori, ad entrare in contatto con i blasonati
ospiti. Deliziosi i dialoghi tra il duca Francesco Sforza e la sua
augusta consorte Bianca Maria Visconti che hanno per argomento la
dieta dello Sforza.
Nel testo incontriamo
anche l'amore - amore negli occhi color del lago - della bellissima
contessa Laura Leoni, profondo amore intessuto di passione
e raffinato erotismo, e altre bellissime dame dagli occhi acquamarina
– occhi che riflettono intimità, sensibilità e il piacere
onesto.
Lo spirito libero di
Martino e la sua sete di conoscenza non è mai paga, parte per Roma
nella Città Santa al servizio di quel «cardinal Lucullo, Martino
tocca la vetta più alta della sua arte, con le sue favolose ricette
raggiungendo una fama che lo consegnerà alla Storia come colui che
segnò il passaggio dalla cucina medievale a quella rinascimentale;
«il principe dei cuochi», e trasformò la cucina in una vera e
propria arte che soddisfaceva il gusto e la ricerca del bello.
Complimenti Ketty, in
questo canovaccio storico, ho respirato atmosfere degne del Manzoni –
inoltre ho trovato traccie di poesia; nella descrizione dei cieli –
o nei versi: ...le palpebre ebbero un fremito come le ali delle
rondini ....- il cuoco l'abbracciò come si abbraccia un fiore e come
il cielo bacia le montagne...Attendiamo, ancora golosi il tuo
prossimo lavoro.
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